Anguilla

Anguilla

Anguilla - Anguilla anguilla

Questo pesce dal corpo serpentiforme (fino a 2 metri di lunghezza e 6 kg di peso) si alimenta di invertebrati acquatici, anfibi, altri pesci e loro uova; è predata di rado da mammiferi e pesci carnivori in quanto il suo sangue contiene un veleno (l'ittiotossina) che agisce sul sistema nervoso e può essere pericoloso anche per l'uomo se viene in contatto con tagli o ferite sulla pelle.

L'Anguilla è un pesce "eurialino", in grado di sopportare notevoli differenze di salinità e quindi di vivere sia nelle acque dolci sia in quelle marine; si tratta di una peculiarità legata alle ben note abitudini migratorie.

L'anguilla si riproduce infatti nel Mar dei Sargassi, in pieno Oceano Atlantico (per alcuni ittiologi anche nel Mar Mediterraneo); gli adulti muoiono, mentre le larve ("leptocefali") migrano gradualmente verso Oriente fino a raggiungere le coste europee dopo 2-3 anni.

Qui iniziano a trasformarsi nelle esili e serpentiformi "ceche", ed è in questo stadio che avviene la "montata" dei fiumi, destinata a portare le giovani anguille anche nelle nostre aree umide.

Al secondo inverno europeo, le ceche si trasformano in subadulti ("anguille gialle" o "pantanine"), lunghi fino a 20 cm, che dopo 4-5 anni diventano adulti ("anguille argentine") ed iniziano la "calata" verso il mare per completare il ciclo biologico.

Nella storia, l'Anguilla ha avuto una notevole importanza economica, soprattutto nel Padule di Fucecchio: in epoca medicea, attraverso le calle del Ponte di Cappiano venivano tesi dei retoni per catturarne ingenti quantità durante il ritorno all'Arno, e quindi al mare, attraverso il canale Usciana.