L'area protetta

Bosco igrofilo di farnie

L'oasi del Bottaccio è un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL), istituita dal comune di Capannori in base alla Legge regionale 49/95 sulle aree protette su una superficie di 46,7 ha.

E' contigua all'ANPIL Bosco di Tanali (175 ha), istituita dal comune di Bientina.

L'oasi del Bottaccio è compresa totalmente in due altri istituti, finalizzati uno alla tutela dell'ambiente, l'altro alla protezione della fauna: il SIC-SIR B03, denominato Ex alveo del lago di Bientina (1054,4 ha), che è stato istituito in base alla legge regionale per la tutela della biodiversità e la zona di protezione lungo le rotte di migrazione dell'avifauna Bientina (466 ha), che è stato istituito in base alla legge sulla caccia.

La regione Toscana ha richiesto per l'alveo del padule di Bientina, e quindi anche per l'oasi del Bottaccio, la designazione di zona Ramsar che, in base ad una convenzione internazionale, detta appunto di Ramsar, prevede la tutela delle zone umide. L’Associazione Italiana per il World Wide Fund, con l’acquisizione delle concessioni demaniali, gestisce dal 1991 il Bottaccio e l’ha inserito, dal 1993, nel Sistema Nazionale delle Oasi del WWF Italia.

Le finalità della gestione dell’Oasi del Bottaccio sono quelle di conservare gli aspetti paesaggistici presenti, di tutelare la flora e la fauna e di rendere fruibile l’area protetta con attrezzature adeguate. Tabelle perimetrali indicano lo status di area protetta del luogo, il divieto di attività venatoria e che si tratta di un’Oasi WWF. Il Bottaccio viene mantenuto come fondo chiuso e gli ingressi sono dotati di cancelli chiusi a chiave.