Natura & Cultura

Ambiente, storia e tradizioni del Padule di Fucecchio e dintorni

Marzo-giugno 2018

 

Nell’ambito del progetto “Natura & Cultura - Ambiente, storia e tradizioni del Padule di Fucecchio e dintorni” è in programma da marzo a giugno un ciclo di incontri con esperti sull'ambiente, la storia e le tradizioni locali della Valdinievole.
Il progetto, nato dalla collaborazione fra il Centro RDP Padule di Fucecchio e il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme,  è finanziato dalla Fondazione CARIPT sul bando 2017 “Eventi e attività culturali” con il cofinanziamento del Comune di Monsummano Terme.
Gli incontri si terranno presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, a Castelmartini, e presso il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme.
Nell’ambito del progetto è prevista anche la mostra fotografica “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano” che rimarrà allestita dal 24 marzo al 9 settembre 2018 presso il Museo e verrà poi esposta al Centro Visite e in altre sedi itineranti.
Per informazioni: Museo della Città e del Territorio TEL. 0572/959500–954463, email  museoterritorio@comune.monsummano-terme.pt.it; Centro RDP Padule di Fucecchio, tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it

 

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INCONTRI
 
Presentazione della nuova "Guida del Padule di Fucecchio - natura, storia, tradizioni, itinerari" e del sistema cartografico interattivo “Alla scoperta della Valdinievole”.
Con Marco Masseti - Sabato 26 dicembre 2017, ore 16 al Museo
La nuova Guida, inserita nella collana "Quaderni del Padule di Fucecchio", è stata realizzata dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus con il contributo di CMSA - Montecatini Terme.
Vari esperti ci raccontano di storia, natura e tradizioni del Padule, fornendo anche informazioni utili e indicazioni pratiche a chiunque lo voglia visitare, in un volume ricco di immagini ed impreziosito dai disegni di Alessandro Sacchetti.
Introduzione di Marco Masseti, zoologo e paleoecologo del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze.
 
Le piante acquatiche in pericolo critico di estinzione: la situazione nel comprensorio del Padule di Fucecchio e le attività di conservazione messe in atto dal Centro RDP.
Con Lorenzo Lastrucci e Alessio Bartolini - Sabato 10 marzo 2018, ore 16 al Centro Visite
Le piante acquatiche, o idrofite, sono nel loro complesso il gruppo di organismi più a rischio della flora delle zone umide d'acqua dolce, e in questo senso il Padule di Fucecchio e le aree umide ad esso collegate (Lago di Sibolla e Vallini delle Cerbaie) non fanno eccezione.
Le distese galleggianti di ninfee sono quasi ovunque scomparse e la stessa sorte è toccata alle praterie sommerse che un tempo non remoto occupavano vari strati della colonna d'acqua della palude.
Questo incontro ci porta nel mondo affascinante e per lo più sconosciuto delle idrofite, dei loro molteplici adattamenti evolutivi e del loro stato critico di conservazione.
Il Dr. Alessio Bartolini del Centro RDP del Padule di Fucecchio illustrerà le attività svolte dal Centro per scongiurare l'estinzione su scala locale (che per molte specie significa anche estinzione su scala regionale) di alcune idrofite e le attività di monitoraggio dei siti dove esse risultano ancora presenti.
Il Dr. Lorenzo Lastrucci del Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze fornirà in chiave divulgativa un quadro generale dell'argomento trattato. Anche se non si tratta di idrofite, il Dr. Lastrucci potrà anche aggiornarci sullo stato dell'arte degli studi effettuati per comprendere le cause del cosiddetto "die back" dei canneti a Phragmites australis, la patologia che sta portando alla scomparsa del canneto in tutta Europa; Lastrucci intatti fa parte del gruppo di botanici che studiano questo fenomeno in Italia, monitorando anche il Padule di Fucecchio.
 
Inaugurazione della mostra “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano”.
Sabato 24 marzo 2018, ore 16 al Museo
Il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme e il Centro RDP Padule di Fucecchio Onlus organizzano la mostra fotografica “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano”.
Il Padule di Fucecchio, se pur ampiamente ridotto rispetto all'antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, rappresenta tuttora la più grande palude interna italiana.
Il valore di quest’area, che offre al visitatore paesaggi di grande suggestione ed ospita rare specie di flora e fauna, è incrementato anche dalla sua contiguità con altre zone di grande pregio ambientale come il Montalbano.
La mostra è costituita da trenta immagini di grande formato di Gino Santini e Paolo Caciagli che mostrano le “gemme” del Padule di Fucecchio e del Montalbano: gli uccelli della palude ed i fiori più caratteristici delle colline.
Le fotografie saranno accompagnate da un breve testo divulgativo che ne consentirà la fruizione da parte delle classi scolastiche, oltre che dei numerosi turisti attesi per la terza edizione dell’Open Week della Valdinievole.
L’inaugurazione è prevista per sabato 24 marzo alle ore 16 presso il Museo della Città e del Territorio, dopo di che la mostra sarà visitabile negli orari di apertura e in occasione delle aperture straordinarie fino al 9 settembre 2018.
Per informazioni sulla mostra e sugli orari di visita: Museo della Città e del Territorio 0572 959500 – 954463 museoterritorio@comune.monsummano-terme.pt.it.
 
Sala, sarello e biodo: la lavorazione tradizionale delle erbe palustri nel Padule di Fucecchio.
Con Matteo Vescovi - Sabato 7 aprile 2018, ore 16, al Centro Visite

L’incontro, che si svolge presso il Centro Visite di Castelmartini, ripropone l'attività di intreccio delle erbe del Padule di Fucecchio, che è stata nei secoli passati una importante risorsa per tutti gli abitanti della Valdinievole.
Le piante palustri venivano impiegate sia per l'allevamento del bestiame che per la realizzazione di manufatti di uso domestico: un ruolo di particolare importanza aveva la Grande carice, conosciuta localmente come "sarello".
Il laboratorio inizia con una presentazione introduttiva con visita agli spazi dedicati nel Centro Visite, poi ci si cimenta in un'attività pratica di intreccio rivivendo per una giornata l'esperienza degli artigiani delle erbe palustri di una volta.
 
Miti e leggende del territorio della Valdinievole.
Con Andrea Innocenti e Giampiero Giampieri
Sabato 14 aprile 2018, ore 16 al Museo
Questo incontro è un viaggio virtuale nel territorio della Valdinievole, dove miti e leggende ci raccontano di episodi e vicende che si originano in un passato in cui la storia si confonde e i documenti storici si frammentano.
I relatori Giampiero Giampieri e Andrea innocenti ci accompagneranno alla scoperta di monoliti enigmatici, alberi secolare, grotte nascoste e chiese dimenticate, ascoltando la voce di fate ingannatrici, di santi misericordiosi e di sinistri demoni.
Racconteranno delle "ginocchiate di Santa Barbara", dei due massi del diavolo, della Pievaccia, delle origini di alcuni toponimi (Buggiano, Femminamorta, Montecatini, Monsummano) e molto altro.
Protagonisti saranno i fatti e le figure più intriganti della storia locale, dall’antichità all'età moderna: i personaggi storici che qui hanno combattuto, vissuto, o che hanno percorso le nostre strade (Annibale, Catilina, Napoleone), la Battaglia di Montecatini e la lunga lotta tra Longobardi e Bizantini.
Sarà davvero un viaggio affascinante alla scoperta delle radici più profonde della Valdinievole.
L’incontro, ad ingresso libero, si terrà presso il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme, dove è esposta anche la bella mostra fotografica “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano”.
Per informazioni: Museo della Città e del Territorio tel. 0572/959500–954463, email  museoterritorio@comune.monsummano-terme.pt.it; Centro RDP Padule di Fucecchio, tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it
 
La caccia e la pesca nel Padule di Fucecchio. Ambiente, storia, tradizioni.
Con Alberto Malvolti e Massimo Damiani
Sabato 21 aprile 2018, ore 16 al Centro Visite

Fin dal primo Medioevo sono reperibili notizie sulle due principali attività tradizionali che hanno segnato la storia del Padule di Fucecchio: la caccia e la pesca.
Si è trattato, nei tempi più remoti, di pratiche strettamente legate tra loro che richiedevano una particolare conoscenza del territorio, delle abitudini degli animali e di tutti i congegni che venivano utilizzati nell’esercizio di entrambe le attività.
La pesca aveva dato infatti luogo a un’ampia varietà di tecniche, con l’uso di reti, lenze, altri “ingegni” e di postazioni fisse, che erano certamente le più produttive.
La caccia era praticata, oltre che in appositi spazi all’interno del bacino palustre, soprattutto sulle rive della Gusciana e sulle alture prospicienti il Padule.
L’esercizio di queste attività e le norme che le regolavano avevano influenzato profondamente le attitudini, la cultura e la quotidianità delle popolazioni che vivevano nei centri rivieraschi.
L’incontro intende delineare una sintetica storia del rapporto tra uomo e ambiente nel Padule di Fucecchio alla luce di queste pratiche.
 
La vegetazione del Colle di Monsummano: un angolo di Mediterraneo nella Toscana interna.
Con Alessio Bartolini
Sabato 28 aprile 2018, ore 16 al Museo della Città e del Territorio
Durante l’incontro il relatore Alessio Bartolini del Centro RDP Padule di Fucecchio ci condurrà alla scoperta della flora e della vegetazione del Colle di Monsummano, che presentano caratteristiche che lo differenziano nettamente dagli altri rilievi del Montalbano.
L’orogenesi e la natura geologica del Colle vedono l’affioramento su ampie parti del rilievo di substrati rocciosi ascrivibili alla cosiddetta “serie toscana” delle deposizioni calcaree.
La presenza di macchia di sclerofille sempreverdi e di altre espressioni della vegetazione mediterranea è infatti riconducibile alle caratteristiche edafiche del Colle.
L’incontro prevede una descrizione delle varie tipologie di vegetazione ed una presentazione degli elementi floristici più caratteristici della steppa, della gariga, della macchia e del bosco, associate ad una trattazione dei motivi di origine antropica per i quali è possibile incontrare nello spazio di poche decine di ettari tutti questi habitat.
Una nota particolare sarà dedicata alle numerose orchidee spontanee che vegetano sul Colle di Monsummano: anche in questo caso saranno presentate le specie più caratteristiche.
Infine sarà fatto un cenno anche alla fauna, con particolare riferimento agli uccelli rupicoli, che sfruttano la presenza di pareti artificiali derivate da pregresse attività estrattive, ed ai passeriformi legati alla macchia mediterranea.
L’incontro, ad ingresso libero, si terrà presso il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme; i partecipanti potranno anche visitare gratuitamente la mostra fotografica in corso “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano”.
 
I rapaci diurni del Padule di Fucecchio e del Montalbano.
Con Giorgio Paesani
Sabato 5 maggio 2018, ore 16 al Centro Visite
Come ogni ecosistema strutturato il Padule di Fucecchio ed il complesso collinare del Montalbano hanno i loro predatori alati: quelli posti al vertice della piramide ecologica sono gli uccelli rapaci.
L'identificazione, la fenologia migratoria e riproduttiva, le tecniche di caccia, lo stato di conservazione di questi uccelli (delle sole specie diurne), ed altri aspetti ancora, saranno i temi trattati dall'ornitologo livornese Giorgio Paesani.
Rispetto al passato, quando una forte persecuzione diretta aveva decimato questi uccelli, determinando per molti di essi l'estinzione a livello locale, negli ultimi tre decenni si è assistito ad una generale positiva evoluzione, che rende più probabile l'osservazione di questi uccelli in ogni periodo dell'anno.
La diversificazione nell'ambito di questo gruppo è elevata: l'evoluzione ha infatti plasmato poche specie molto adattabili, come la poiana ed il gheppio, ed un numero più elevato di rapaci ad ecologia specializzata come il biancone ed il falco pescatore.
Giorgio Paesani svolge per conto del Centro Ornitologico Toscano attività di formazione per rilevatori di uccelli rapaci e coordina i campi di studio che si svolgono nell'Arcipelago Toscano in occasione della migrazione di questi uccelli. E' autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative sui rapaci.
 
Cucina popolare e tradizionale legata al Padule di Fucecchio.
Con Giuliano Calvetti e Marco De Martin Mazzalon
Sabato 12 maggio 2018, ore 16 al Museo della Città e del territorio
Le tradizioni alimentari della Valdinievole, tuttora ben presenti in molti piatti della cucina popolare locale, affondano le loro radici in un passato spesso assai lontano e sono fortemente intrecciate alla evoluzione dei sistemi insediativi, allo sviluppo del territorio, dell’economia agricola, delle relazioni con territori confinanti.
Fondamentale è poi l’intreccio fra abitudini, procedure e prodotti appartenenti a culture diverse e, soprattutto, ad epoche diverse.
I territori intorno al Padule di Fucecchio sono divisi in due fasce ben distinte: l’area collinare, abitata fin dall’antichità, e la pianura formatasi a seguito delle opere di bonifica avviata in epoca medievale ma condotta soprattutto a partire dalla metà del ‘500.
Come testimoniato da diversi ritrovamenti archeologici, sia la coltivazione dell’ulivo e della vite che l’allevamento di ovini e bovini destinato alla produzione di carni e formaggi risalgono già all’epoca delle fattorie romane.
Per tutto il periodo medievale i generi alimentari più diffusi in Valdinievole erano forniti dai cereali coltivati nella parte più bassa delle zone collinari e nelle poche zone coltivabili di pianura; l’uso della carne era privilegio delle classi più abbienti.
Fra la metà del 1500 e l’inizio del 1800 il paesaggio agrario e antropico della Valle cambia in maniera radicale; nelle “nuove terre” frutto della bonifica, oltre alle colture tradizionali, vengono introdotte nuove specie provenienti dalle Americhe, oltre a prodotti mai coltivati prima nell’area, come il riso.
Accanto alla “nuova” agricoltura, si continuano, naturalmente, a sfruttare le risorse alimentari date dall’area palustre, ovvero il pesce e la selvaggina, che daranno origine ad alcune delle ricette tradizionali più note della Valdinievole.
 
Aironi, ibis e cicogne: un successo delle attività di conservazione.
Con Enrico Zarri e Alessio Bartolini
Sabato 19 maggio 2018, ore 16 al Museo della Città e del Territorio
In tempi recenti il Padule di Fucecchio ha visto un incremento della sua importanza sotto il profilo ornitologico: non più solo uno scalo tecnico per voli intercontinentali di uccelli migratori, è divenuto anche area di svernamento e di nidificazione di rilievo nazionale.
Alla base di tale positiva evoluzione, tuttora in atto, vi sono in primo luogo i provvedimenti di protezione del sito, come l’istituzione della Riserva  Naturale, e l’adozione di un regolamento relativo anche alle aree non ricadenti nell’area protetta (aree contigue).
Tali provvedimenti, associati ad una gestione attenta della Riserva Naturale tesa a limitare il disturbo delle attività antropiche e a mantenere adeguati livelli idrici anche in periodo primaverile-estivo, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita di specie e individui.
Fra quelli che ne hanno maggiormente beneficiato ci sono anche aironi, ibis e cicogne: grandi ed affascinanti uccelli acquatici, spesso legati all’immaginario collettivo e molto amati dagli appassionati di birwatching e fotografia naturalistica.
Oggi il comprensorio del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla rappresenta una delle aree italiane di maggiore interesse per la conservazione degli aironi coloniali; la “garzaia”, nella quale nidificano tutte le specie europee, ospita spesso anche la Spatola e il Mignattaio.
Anche la Cicogna bianca, in questo caso con il contributo di progetti di reintroduzione, dopo secoli di assenza è tornata a fare il nido ai margini del Padule, attratta dalle caratteristiche ambientali dell’area protetta, e da qui si sta diffondendo nella Toscana settentrionale.
 
Le farfalle rare del Padule di Fucecchio: strategie adattative che generano bellezza.
Con Leonardo Dapporto e Andrea Costa
Domenica 27 maggio 2018, ore 17,30 al Centro Visite di Castelmartini
Le farfalle come molti altri insetti possiedono allo stadio adulto la capacità del volo, ma utilizzano le ali anche come strumento di comunicazione; la grande varietà di forme, di colori e l’eleganza delle farfalle suscitano da sempre stupore e meraviglia.
L’incontro vuole essere uno stimolo all’osservazione ed all’approfondimento di tutte le componenti della biodiversità che caratterizzano gli ecosistemi naturali, prendendo coscienza sulla necessità di tutelare le specie e gli habitat nel loro complesso.
In particolare si parlerà di due bellissime farfalle legate alle aree umide, protette a livello europeo, che trovano ancora rifugio nel Padule di Fucecchio: la Licena delle paludi (Lycaena dispar) e la Cassandra (Zerynthia cassandra).
La Lycaena dispar necessita di ambienti umidi di estensione significativa e, a causa di una progressiva perdita di habitat, è in forte declino in tutta Europa; a sud della Pianura Padana da tempo non pervengono segnalazioni al di fuori del Padule di Fucecchio.
La Zerynthia cassandra, inconfondibile per la livrea gialla con punti e bande nere e macchie di avvertimento blu e rosse, depone le uova su Aristolochia rotunda e A.pallida: strettamente legata alle sue piante nutrici, è ovunque rara e minacciata.
Un’altra specie di notevole interesse è l’Apatura ilia, legata ad ambienti boschivi ripariali o palustri, dove la larva si alimenta su varie specie di pioppo e salice; si tratta di una specie sciafila, che vola in alto intorno alle fronde degli alberi di alto fusto.
 
Gino Terreni, l’Artista della Memoria: appunti biografici. Il monumento di Castelmartini sull’Eccidio del Padule di Fucecchio.
Con Leonardo Giovanni Terreni
Sabato 9 giugno 2018, ore 16 al Centro Visite  di Castelmartini
Gino Terreni, fortemente legato alla Corrente Espressionista, a cui ha dato una sua particolare connotazione originale, tutta toscana, nasce a Empoli il 13 settembre del 1925 e vi muore la sera del 28 novembre 2015, dopo breve malattia.
Partigiano e Combattente per la Libertà (messo al muro due volte dai nazisti), Croce al Valor Militare, cittadino onorario dei comuni di Montaione, Abetone e Larciano, Accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e della Accademia Tiberina, già Pontificia Accademia e Paiolante d’Onore nella Città di Firenze. Fu nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Azeglio Ciampi per meriti artistici e civici.
La Regione Toscana lo ha giustamente definito “l’Artista della Memoria”. Ha lavorato in campo artistico per oltre settanta anni, producendo migliaia di opere realizzate in ogni tecnica e soggetto, lasciando oltre quattrocento opere pubbliche tra piazze, musei, chiese e palazzi storici, tra cui sette monumenti. Forte anche il segno che ha lasciato nei suoi lunghi anni d’insegnamento, dall’Isola d’Elba a Empoli, iniziando la sue prime supplenze proprio a Larciano.
Leonardo Giovanni Terreni, figlio del maestro e presidente dell’Associazione Archivio Gino Terreni, presenterà alcuni appunti biografici tratti dal suo lavoro di stesura della biografia completa dell’artista, ancora in corso di completamento, privilegiando aneddoti e notizie per lo più inedite e poco conosciute dei vari periodi della sua lunga vita. Vita trascorsa non solo a Empoli, ma anche per larga parte in molti luoghi della Toscana, dove ha lasciato segni indelebili della sua arte. Fatti della sua giovinezza, del periodo della guerra e della ricostruzione, fino ai giorni nostri. Saranno presentate immagini di opere pubbliche, soprattutto della nostra zona e in particolare, oltre al Monumento Nazionale di Castelmartini inaugurato dal Presidente Ciampi nel settembre del 2002, i lavori presenti nella Propositura di San Rocco a Larciano.
 
 
 


PROGRAMMA COMPLETO DEGLI INCONTRI

Le piante acquatiche in pericolo critico di estinzione: la situazione nel comprensorio del Padule di Fucecchio e le attività di conservazione messe in atto dal Centro RDP.
Con Lorenzo Lastrucci e Alessio Bartolini
Sabato 10 marzo 2018, ore 16 al Centro Visite

Inaugurazione della mostra “Natura in Valdinievole: le gemme del Padule e del Montalbano”.
Sabato 24 marzo 2018, ore 16 al Museo

Sala, sarello e biodo: la lavorazione tradizionale delle erbe palustri nel Padule di Fucecchio.
Con Matteo Vescovi
Sabato 7 aprile 2018, ore 16, al Centro Visite

Miti e leggende del territorio della Valdinievole.
Con Andrea Innocenti e Giampiero Giampieri
Sabato 14 aprile 2018, ore 16 al Museo


La caccia e la pesca nel Padule di Fucecchio. Ambiente, storia, tradizioni.
Con Alberto Malvolti e Massimo Damiani
Sabato 21 aprile 2018, ore 16 al Centro Visite

La vegetazione del Colle di Monsummano: un angolo di Mediterraneo nella Toscana interna.
Con Alessio Bartolini
Sabato 28 aprile 2018, ore 16 al Museo della Città e del Territorio

I rapaci diurni del Padule di Fucecchio e del Montalbano.
Con Giorgio Paesani
Sabato 5 maggio 2018, ore 16 al Centro Visite

Cucina popolare e tradizionale legata al Padule di Fucecchio.
Con Giuliano Calvetti e Marco De Martin Mazzalon
Sabato 12 maggio 2018, ore 16 al Museo

Aironi, ibis e cicogne: un successo delle attività di conservazione.
Con Enrico Zarri e Alessio Bartolini
Sabato 19 maggio 2018, ore 16 al Museo

Le farfalle rare del Padule di Fucecchio: strategie adattative che generano bellezza.
Con Leonardo Dapporto e Andrea Costa
Domenica 27 maggio 2018, ore 17,30 al Centro Visite

Gino Terreni, l’Artista della Memoria: appunti biografici. Il monumento di Castelmartini sull’Eccidio del Padule di Fucecchio.
Con Leonardo Giovanni Terreni
Sabato 9 giugno 2018, ore 16 al Centro Visite

 

CON IL CONTRIBUTO DI

 
Ophrys apifera (foto Paolo Caciagli)