Tarabuso

Tarabuso

Tarabuso - Botaurus stellaris

Nome locale: Nonnotto, Sgarza cappone

Tarabuso

E’ il più mimetico dei grandi uccelli della palude: con i suoi colori e la tecnica di immobilizzarsi con il collo e il becco rivolti verso l’alto riesce spesso a passare inosservato.

I fitti canneti in cui vive e le abitudini schive e crepuscolari contribuiscono a farne uno degli uccelli più difficili da osservare.

In compenso il canto primaverile dei maschi è udibile a più di un chilometro di distanza dal punto di emissione ed è assolutamente inconfondibile per la somiglianza con il suono ottenuto soffiando con forza all’interno di una damigiana.

Solitario in ogni stagione, a differenza della maggior parte degli altri aironi, solo in volo il Tarabuso mostra qualche affinità con il gruppo al quale appartiene, per la posizione retratta del collo.

Sulle brevi distanze le zampe restano penzoloni e l’animale procede con volo basso e lento. I canneti, o comunque le formazioni dense di vegetazione palustre, con persistenti condizioni di allagamento, costituiscono l’habitat esclusivo della specie.

La dieta si basa in prevalenza su anfibi, pesci e insetti acquatici. La Toscana ospita la popolazione italiana più importante (Palude del Lago di Massaciuccoli), tuttavia la specie è molto localizzata come nidificante e di comparsa irregolare e scarsa durante la migrazione e in inverno.

Il Tarabuso è compreso nella lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia fra le specie minacciate.