Trifoglio fibrino

Trifoglio fibrino

Trifoglio fibrino - Menyanthes trifoliata

E’ una delle più belle e rare piante che si possano ammirare nelle zone umide di acqua dolce del nostro Paese.

Essa si sviluppa da un lungo rizoma strisciante nel sottosuolo generalmente inondato, da cui partono lunghi piccioli lisci terminanti con larghe foglie completamente emerse e tripartite come quelle di un grande trifoglio; questa caratteristica giustifica tanto il suo nome comune quanto quello specifico.

Gli splendidi fiori sono riuniti in racemi allungati (8-12 cm), alla sommità di scapi alti fino a 30 cm. Ogni fiore, largo 1,5-2 cm, ha cinque petali bianchi, sfumati di rosa e delicatamente ed elegantemente sfrangiati.

Menyanthes trifoliata è una pianta ancora relativamente frequente negli ambienti adatti dell’Europa Settentrionale, Centrale e delle Isole Britanniche.

Nell’Italia Settentrionale è rara e localizzata nelle torbiere e sui bordi dei laghetti alpini, mentre è ovunque scomparsa nella Pianura Padana. Nella Penisola è rarissima e sopravvive ormai in poche località adatte dell’Appennino fino alla Campania.

Nella Toscana Settentrionale si può osservare sulla sfagneta di Sibolla. Qui, e nelle altre località dell’area mediterranea, essa è presente come relitto glaciale.

Le foglie del Trifoglio fibrino contengono un principio amaro e sono state usate in passato per le sue proprietà eupeptico—digestive analoghe a quelle della genziana.