RISERVA NATURALE DEL PADULE DI FUCECCHIO: 15 ANNI DI GESTIONE

Regione Toscana, Provincia di Pistoia

Centro R.D.P. Padule di Fucecchio
 

Giornata Europea dei Parchi

Riserva Naturale
del Padule di Fucecchio

15 anni di gestione

Calendario eventi maggio-giugno 2011
 

La Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, istituita dalla Provincia di Pistoia nel 1996, compie 15 anni, e per l’occasione sono previste visite guidate ed altri eventi a carattere scientifico e promozionale.

Il calendario completo ed il programma degli eventi sono disponibili alla pagina web relativa alle news


CALENDARIO EVENTI

Venerdì 13 maggio

Workshop "Cause di minaccia e strategie di conservazione degli uccelli migratori acquatici del Paleartico Occidentale"

Castelmartini
Domenica 15 maggio

8a Festa delle Erbe Palustri

Castelmartini

 Sabato 28 maggio

Presentazione del volume "Il Bosco di Chiusi e la Paduletta di Ramone. Indagini naturalistiche e attività di ripristino degli habitat"

Castelmartini

Sabato 4 giugno

“Il giorno della cicogna”

Fucecchio
 
Domenica 12 giugno

“Il giorno della cicogna”

Monsummano Terme
 
Per tutto il periodo

Visite guidate nella Riserva Naturale
 


INFORMAZIONI

Centro R.D.P. Padule di Fucecchio
Tel. 0573/84540
Email fucecchio@zoneumidetoscane.it

Provincia di Pistoia
Tel. 0573/374453
Email areeprotette@provincia.pistoia.it

 


RISERVA NATURALE DEL PADULE DI FUCECCHIO: 15 ANNI DI GESTIONE

Il Padule di Fucecchio è stata l’ultima fra le grandi zone umide toscane di elevato valore naturalistico ad essere interessata da attività di conservazione. Ciò nonostante l’area protetta istituita nel 1996 dalla Provincia di Pistoia, per gli obiettivi in breve tempo conseguiti, rappresenta oggi una realtà di rilievo nel panorama delle aree protette del nostro Paese.

La Provincia (ente gestore) si è avvalsa fin dall’inizio della collaborazione del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio che, oltre alla conoscenza del territorio, dispongono di competenze tecniche rispettivamente nell’ambito della biologia della conservazione e dell’idraulica dell’area. Altri enti scientifici hanno offerto collaborazione e consulenza: fra questi alcune Università toscane e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS, oggi ISPRA).

A partire dalle finalità generali previste dalla normativa in materia di Parchi e Riserve Naturali, sono state individuate delle soluzioni praticabili per rimuovere, o mitigare, le criticità (o minacce) presenti, sia attraverso le norme inserite nel Regolamento della riserva, sia mediante una serie di interventi di ripristino degli habitat e di realizzazione di strutture finalizzate alla visita (sentieri e osservatori della fauna). Il progetto denominato Lungo le Rotte Migratorie (che ha visto la partecipazione degli enti gestori di sette aree umide della Toscana Settentrionale), ha consentito di ottenere risorse regionali per la realizzazione di interventi di carattere straordinario.

Indagini periodiche ed una attività costante di monitoraggio delle comunità floristico-vegetazionali e faunistiche hanno consentito di valutare gli effetti delle opere compiute e, in qualche caso, di introdurre opportune modifiche. Tutto il lavoro, che si è concentrato in particolare nel quinquennio 2000-2005, è stato oggetto di divulgazione e di comunicazioni nell’ambito di seminari e convegni scientifici ed è documentato nella pubblicazione “La Riserva Naturale del Padule di Fucecchio – Dieci anni di gestione (1996-2006), che può essere richiesta al Centro o scaricata dal sito web.

I risultati non si sono fatti attendere. Molte specie di uccelli acquatici si sono insediate per la prima volta come nidificanti: fra queste citiamo ad esempio l’Airone rosso (1998), il Falco di Palude (2000), lo Svasso maggiore (2002), l’Airone bianco maggiore (2003) e l’Oca selvatica (2005).

Le specie di uccelli acquatici svernanti sono passate da poche unità ad alcune decine (circa 30), il numero complessivo degli individui da poche decine ad alcune migliaia (6-8.000).

Le immagini suggestive, diffuse on line in tutta Europa, dei grandi stormi di uccelli acquatici osservabili in ogni stagione dall’osservatorio faunistico delle Morette sono state di forte impulso per la crescita di una frequentazione turistica di qualità.

Tuttavia non tutte le componenti della flora e della fauna hanno potuto beneficiare delle attività di conservazione. Infatti la recente comparsa di alcune specie alloctone invasive, come la Nutria e il Gambero della Louisiana, hanno determinato la drastica rarefazione (ed in alcuni casi perfino la scomparsa) di numerose specie autoctone, soprattutto fra le piante acquatiche, gli invertebrati, e gli anfibi. Non essendo disponibili metodi efficaci (e/o economicamente sostenibili) di controllo di queste specie in ambienti come quello in esame, sono in atto attività di monitoraggio e di studio.

Inoltre le limitate dimensioni delle riserve naturali che ricadono nel Padule di Fucecchio (complessivamente circa 230 ettari di superficie) rappresentano un forte ostacolo allo sviluppo delle potenzialità naturalistiche e turistiche di quest’area; un incremento della superficie protetta, da tempo previsto, potrà determinare una ulteriore crescita della biodiversità e delle attività turistiche.